
(eravamo rimasti...) Raggiungiamo la parte posteriore delle due imponenti semitorri normanne poste a guardia della seconda area. Queste furono realizzate nella seconda metà del secolo XI e, prima della costruzione in età Angioina della terza cinta, chiudevano il versante ostro del complesso castellano collegando la seconda cortina difensiva, con una terza torre munita d'ingresso sottostante e cisterna, innalzata nella parte orientale della collina. Gli interni delle due semitorri, ravvisano una sequenza di fori ove alloggiava l'impalcato in legno, utilizzato come camminamento di ronda.
Alla base furono collocate le cisterne per il fabbisogno idrico. La sommità terminava con una merlatura piana, ancora conservata su quella mediana, mentre quasi completamente perduta sull'altra di tramontana. Al tempo della funzionalità del castello, l'accesso in questo punto alla seconda area, avveniva attraverso una sfasatura muraria costruita nel muro di collegamento delle due semitorri. A difesa di quest'ingresso sono ancora documentabili i resti di un antemurale in origine, probabilmente, merlato e il quale, correndo dalla semitorretta impiantata a ostro, transitava anteriormente al varco formando sia un avamposto difensivo, che un corridoio d'accesso della larghezza di ca. 2 metri.

Appunti di Storia Sanseverinese, "Il Castello di Mercato S. Severino"

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un intervento del
Dott. Michele Cerrato.
Presidente dell'Archeoclub Troisio de Rota - Mercato S. Severino.
La lingua usata nella stesura della seguente descrizione è stata intenzionalmente voluta dall'autore.

