Ultime Notizie sulla lotta contro il covid-19. tra S. Severino e la società umana in generale
Monitorando, come sempre, la situazione per quanto riguarda le ultime “news” sul famigerato e temibile Coronavirus iniziamo questo nostro servizio con una lieta notizia – finalmente, tra tante meno buone: il Sanseverinese Antonio Grimaldi – risultato positivo al Covid-19 – dopo circa un mese in regime di isolamento domiciliare (principale regola di distanziamento sociale) è guarito. Per lui, dunque, la fatidica “fase due” inizia alla grande – sebbene sia ancora abbastanza provato dalla malattia. Ma per quanti soggetti, individui, persone non sarà – invece – così? Per i malati, ovvio; per gli anziani e le loro famiglie; per quelli che si sottopongono (purtroppo) a sedute chemioterapiche.


Unire la tradizione gastronomica tipicamente salernitana alla fantasia gourmet (con tanta inventiva, originalità e creatività); qualità eccelsa di pesce – sempre freschissimo (ma, all’occorrenza, anche succulenti piatti a base di carne: tra questi la milza di S. Matteo) - per tutti i gusti e (democraticamente) per tutte le tasche. Questo ideale connubio lo si può verificare a Salerno, recandosi dai fratelli Luongo – Donato e Michele. Una tradizione di famiglia radicata efficacemente nel celebre locale – trattoria “casereccia” – di via Degli Orti a Salerno. Una traversa alle spalle del Monte dei Paschi di Siena.
In questi ultimissimi giorni (la notizia risale addirittura a sabato 27 giugno scorso) alcuni vandali (definiti - sui profili social degli interessati - quali “bastardi”) hanno incendiato il rifugio “Alla pietra del corvo”. Una piccola costruzione, una baracca (appunto) situata tra le ubertose colline di Mercato S. Severino (frazione Spiano) e le rigogliose aree dell’oasi ecologica del parco “Diecimare”. Il sito naturale (protetto dal Wwf Italia) che si estende lungo un comprensorio molto vasto - comprendente i Comuni di S. Severino; Baronissi; Cava de’ Tirreni. È montata, dunque, la rabbia (ma maggiormente la delusione, la costernazione) da parte degli “amici ecologisti” che si ritrovavano in questo ameno luogo, dopo escursioni; attività di trekking e passeggiate all’aria aperta.