
(eravamo rimasti... ) Vediamo allora che lo stemma dei Sanseverino è blasonato: "d'argento, alla fascia rossa". Ma è veramente questa la blasonatura corretta? Iniziamo subito col dire che il colore voluto da Ruggero per il campo del suo scudo, in realtà, dovette essere il bianco, successivamente sostituito dagli araldisti con l'argento per una questione puramente estetica. Questi infatti sostenevano che l'argento è da preferire al bianco perché considerato più splendente e più vicino al materiale reale dello scudo.
Qualcuno potrebbe pure obiettarmi che la presenza del bianco negli stemmi, in modo particolare nel campo, è dovuta all'introduzione, nel secolo XVII, del cosiddetto "Metodo Pietrasanta" (Tesserae Gentilitiae, 1637), simboli convenzionali utilizzati per riconoscere gli stemmi in bianco e nero (es. le strisce perpendicolari indicavano il colore rosso, quelle orizzontali l'azzurro, i puntini fitti l'oro, il bianco l'argento e così via). Ma riteniamo che non sia questo il caso, poiché, come dimostreremo, il colore bianco nell'arma dei Sanseverino rappresenta l'anima, l'essenza stessa della famiglia. La scelta del bianco da parte di Ruggero II, dunque, fu tutt'altro che casuale. Infatti, oltre ad essere un colore regale, in araldica, esso ha il significato di purezza, di giustizia, di temperanza, di amicizia, e dal secolo XIII - quindi proprio dal secolo di Ruggero II, del padre e del fratello - chiaro segno distintivo della fazione guelfa, ossia la parte filo-papale contrapposta a quella filo-imperiale detta ghibellina e identificata col colore rosso - è consuetudine errata associare a tale contrapposizione politica la nascita delle merlature "guelfe" (piane) e "ghibelline" (a coda di rondine) -. Ricordiamo che Ruggero II fu cresciuto da Innocenzo IV, presso la corte papale di Lione, dopo la sua rocambolesca fuga dal Regno, ad appena nove anni, per scampare all'ira dell'imperatore Federico II; inoltre, venne a lui affidato il comando delle soldatesche papali inviate a rinforzare le schiere Angioine a Benevento, in quel fatidico 26 febbraio del 1266. Un altro punto da tener presente per la corretta interpretazione del colore bianco all'interno dello stemma in esame, è il ruolo avuto da Tommaso I e Guglielmo II - rispettivamente padre e fratello maggiore di Ruggero -, i quali morirono perseguendo la causa papale [...] (continua)

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un intervento del
Dott. Michele Cerrato.
Appunti di Storia Sanseverinese, 2024.

