Secondo la storiografia - da fine Quattrocento in poi, su tutti ricordo il Volterrano -, a seguito del valore dimostrato da Ruggero II nella battaglia di Benevento, del 26 febbraio 1266, i Sanseverino avrebbero assunto come loro arma di famiglia uno scudo d'argento attraversato orizzontalmente da una fascia di colore rossa (d'argento, alla fascia rossa). Ma qual è il vero significato di questo stemma? Senza dilungarci su tutto ciò che comporta la scienza araldica, i suoi dettami e "capricci", entriamo in maniera schietta a cogliere -

secondo il nostro punto di vista - il significato del blasone "sanseverinesco", iniziando subito con l'analizzare il colore scelto per la composizione del metallo, ossia l'argento. Da premettere che l'araldica, di metalli, ne riconosce soltanto due tipologie, che sono l'oro e l'argento. Questi solitamente, ma non in maniera prevalente, costituivano il colore di fondo dello scudo - ricordiamo che era possibile scegliere anche uno dei cinque colori araldici e sovrapporci uno dei due metalli (i colori riconosciuti erano: il verde, il nero, il porpora, l'azzurro e il rosso, ma in origine veniva classificato colore anche il bianco. Colori, metalli e pellicce formavano gli smalti araldici) -. La scelta di uno o dell'altro metallo era dovuta al significato che si voleva attribuire all'arma. Inoltre, come sappiamo, in araldica sarebbe proibito sovrapporre colore su colore o metallo su metallo, tale imposizione è detta "Regola di contrasto dei colori" (es. era vietato combinare il verde sul nero, il rosso sull'azzurro, l'oro sull'argento e così via) [...] ... (continua)

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un intervento del
Dott. Michele Cerrato.
Appunti di Storia Sanseverinese, 2024.