2 Su alcuni vassalli di Ruggero I di San Severino (1081 - 1125) - PARTE II

2 Su alcuni vassalli di Ruggero I di San Severino (1081 - 1125) - PARTE II

04092016 castelloUn diploma di Ruggero I al monastero di San Lorenzo di Aversa, invece, recante la data aprile 1105, ci dà i nomi di due cavalieri della corte comitale del castello di San Severino, ossia Ugo de Silla e Erberto de la porta detto caput asini.
E ancora. Nel gennaio del 1109, all'interno del castello di Montoro, in una solenne cerimonia (della quale altrove racconteremo i momenti salienti e il cerimoniale), il signore del castello di Monteforte, Guglielmo Carbone di fu Riccardo, prestava il giuramento di fedeltà vassallatico a Roberto I, primogenito di Ruggero I (ricordiamo che da Roberto I nacque il ramo della famiglia Sanseverino passato alla storia col titolo di conti di Caserta.

Inoltre questo ramo fu imparentato con l'imperatore Federico II, per mezzo del matrimonio di Riccardo Sanseverino, conte di Caserta, con Violante di Hohenstaufen, figlia dello Svevo e di Bianca Lancia).
La cerimonia si svolse alla presenza dello stesso Ruggero e di altre personalità e cavalieri, del castello di San Severino, facenti parte dell'entourage comitale di Ruggero, fra questi i fratelli Roberto, Erberto e Ugo denominati caput asini, Ugo de Silla, Roberto de Sessa e Petrone di fu Rainone. Questo documento riveste una importanza fondamentale per la ricostruzione del regime feudale "sanseverinesco" negli anni di governo di Ruggero I (1081 - 1123). Infatti, da esso sappiamo che il Sanseverino era anche signore del castello di Lauro (AV), castrum che poi andò a costituire i feudi spettanti al figlio Roberto I, conte di Caserta.
Infine, vogliamo ricordare la figura dell'unica figlia - che noi conosciamo - di Troisio de Rota, Deletta (Delecta). Questa sorella di Ruggero I, la quale si richiamava "moglie del signore Erberto il Normanno", sulla scia dei suoi fratelli, nell'aprile del 1104, volle donare, al monastero della SS. Trinità di Cava de' Tirreni, due terre alberate datele in dote da suo padre (in dotem a suprascripto genitore meo), locate in finibus nucerie, precisamente a malluni dicitur e a la crapara dicitur . Inoltre, nell'atto stipulato dal notaio Giovanni in territorio di Nocera, Deletta si denominava "filia quondam domini turgisii normanni et nepos strenuissimi viri angerii".

Nelle foto: Il complesso monumentale dell'ex monastero benedettino di San Lorenzo della città di Aversa (CE). Foto prese dal web.

  

MicheleCerrato

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un intervento del
Dott. Michele Cerrato.
Appunti di Storia Sanseverinese, 2024.