Lo sport e il senso del sacrificio, la bellezza dell’impegno versus il ciondolare e/o il perder tempo in strada – alla mercè di loschi individui, pronti a sfruttare la “manovalanza” di ragazzi e ragazze “annoiati”. Che non sanno cosa fare, quindi divengono prede di mafiosi e camorristi. Lo sport che ottiene risultati insperati, dal punto di vista del “recupero” della generazione Z (ovvero i millennial), ma anche – fuor di metafora – per gioire assieme, nell’assaporare vittorie e soddisfazioni indelebili. È – questo – il caso del centro sportivo “San Lorenzo”, una piccola/grande realtà; in una minuscola corte medievale, della frazione sanseverinese di Piazza del Galdo.
Di recente, le pallavoliste under 14 hanno raggiunto uno dei tanti, ambitissimi, traguardi, cui “San Lorenzo” (in onore del santo patrono della frazione) ci ha abituati – in questi anni: le grintose ragazze di mister Vito Ferrara si sono laureate campionesse regionali. Avendo la meglio sulla squadra “Arzano volley” – sconfitta con un sonoro 3-1.Il segreto di queste giovanette? È semplice: fare squadra! Perché è senz’altro vero che “chi corre da solo va più veloce”, ma è altrettanto sicuro che “chi corre insieme va più lontano” e così si cementa l’aggregazione. Si rafforzano i legami di amicizia e si condivide il reale corporativismo. Lo spirito di corpo. Ma l’ensemble sportiva è molto di più, appunto – come riportavamo in apertura – perché educa i ragazzi al raggiungere mete insperate: con il sudore e la costanza. Che – alla fine – come nella vita, pagano molto! Abbiamo contattato il coach Ferrara e gli abbiamo rivolto alcune domande. Che snoccioliamo di seguito – per cui: Buona lettura! Vito, come nasce questa fulgida realtà? Quali discipline si possono praticare? Cos’è il padel – del quale oggi tanto si parla?“Il centro nasce nel 1982, come tennis club e squadra di calcio a cinque. Nel 1986 sorge la prima squadra di pallavolo, femminile. Erano tutte ragazze del posto. In cinque anni, cinque promozioni. Fino ad arrivare ai campionati nazionali. Pur allenandosi all’aperto e recandosi, quasi sempre, in trasferta”. Con orgoglio, l’allenatore rivendica e ricorda che: “Dai nostri settori giovanili sono emerse atlete del calibro di Marianna Ferrara (con, all’attivo, quattro scudetti; una supercoppa italiana; una champions league); Martina Ferrara (cinque scudetti, due promozioni in serie A, una coppa Italia A2, un mondiale in Messico – con la nazionale juniores); Marika Longobardi, da tempo in pianta stabile, nelle fila del campionato A2; inoltre ci sono atlete che attualmente militano nelle serie B1 e B2”. Vito è orgoglioso delle “sue” ragazze, tutte, non soltanto le figlie Marianna e Martina. Ma, come si dice, è dai frutti che si riconosce l’albero. Inoltre, “San Lorenzo” non spicca solo per il volley: vi si praticano, infatti, karate; ginnastica ritmica; beach volley; il tennis tavolo; l’aquagym; la ginnastica posturale e quella “classica” – per concludere col padel. Uno sport recente, acquisito da poco nell’ambito della federazione tennis. Si tratta di una specialità mista, a cavallo tra il tennis e lo squash. L’associazione polisportiva dilettantistica di Piazza del Galdo nasce da un’idea del professor Ferrara, il quale – negli anni ’80 - mette a disposizione un’area per poter praticare discipline sportive: in primis, come detto prima, tennis; calcio a cinque e – anche – pattinaggio. Dal 1986, “San Lorenzo” diventa un punto di riferimento per la pallavolo, proprio come un “tempio”, “dedicato” a quest’attività. In questi anni, comunque, il centro è divenuto sempre più autonomo – sia dal punto di vista “tecnico” (con palestre, piscina, sauna, campi ove praticare il padel o il beach volley), che dal profilo organizzativo/ricettivo: con sala riunioni, mensa e foresterie. Il patron Ferrara “accoglie” gli atleti e li forma, dai primi palleggi agli allenamenti per under 18.“L’offerta formativa per quest’anno sociale 2024/2025 (ancora in corso) – dichiara l’allenatore - riguarda le seguenti categorie: il campionato regionale di serie C femminile; il campionato regionale di serie D; le gare per gli under 18; l’under 16 femminile; l’under 14 femminile; l’under 13 femminile e l’under 12; il campionato Csi ragazze e i raduni del minivolley”. Il cursus honorum del sodalizio è di tutto rispetto, vanta innumerevoli titoli e ottimi piazzamenti – non ultima la vittoria delle “mitiche” under 14, regine regionali. Tra le gare previste nel futuro più prossimo, ricordiamo le finali per lo scudetto Csi ragazze a Cesenatico – ai primi di luglio. “L’attuale organigramma del centro è costituito dal presidente, Pasquale Riccio; da Vito Ferrara (responsabile tecnico e capo allenatore) e da coadiuvanti vari: Annamaria Orefice, Bonaventura Esposito, Cristina Comanzo e Marianna Ferrara”. Parola di coach. Tutti gli sportivi e – nella fattispecie – le sportive del centro sono preparati, ma la squadra più forte, quella che ha fatto la “storia” della piccola realtà locale, è stato il team iniziale. “Sei ragazze, tutte del posto – afferma l’intervistato - che – nonostante compissero gli allenamenti all’aperto, e nonostante non avessero mai praticato questo sport prima di allora – hanno vinto ben sei campionati consecutivi: negli anni che vanno dall’87/88 (in seconda divisione) al 92/93 (promozione in serie B2)”. Il mister rivela di allenare più che altro squadre femminili; per i maschi c’è solo il minivolley, e coloro che decidono di andare avanti vengono affidati ad altre società. Nel corso dell’intervista, Ferrara aggiunge: “Sono contento per i risultati ottenuti, e voglio che siano ricordate le adolescenti meritevoli di plauso: Giorgia Chiacchio, Martina De Amicis, Francesca Napoli, Giorgia Pellegrino, Francesca Viviano, Morgana Russo, Angela Russo, Maria Scermino, Federica Izzo, Gaia Giaffreda, Federica Franck e Giulia Guastella”.Qual è lo spirito, quali i valori del centro?“L’obiettivo principale è far fare attività sportiva ai giovani – educandoli al rispetto delle regole, ad una sana e leale competizione”.Perché far sport?“Perché è importante a tutte le età, ma è addirittura fondamentale per i ragazzi. La pedagogia ci insegna che attraverso le esperienze motorie si forma la personalità di un bambino; parliamo di psicomotricità”. Cosa si dovrebbe migliorare? Gioco, tecnica…“Sicuramente, si deve migliorare la mentalità: i campioni non si accontentano di vincere, vogliono migliorare allenamento dopo allenamento”!A proposito di questo, quanto tempo si allenano i vostri sportivi e le ragazze sopra menzionate? Ci sono rinunce, ad esempio per l’alimentazione?“Noi prevediamo tre allenamenti settimanali, di due ore. In più, ci sono le gare per cui prepararsi meglio. Certo, i sacrifici ci sono: si “rinuncia” a uscite con gli amici e a gite scolastiche…”Però ci saranno anche momenti belli, o no?“Certamente: ritrovarsi insieme dopo una sconfitta, oppure gioire dopo una vittoria; festeggiare compleanni o vivere altre occasioni con la squadra”!Che motivazione dareste a un ragazzino che intendesse attuare attività sportive?“L’attività motoria permette di conoscere meglio il proprio corpo, è un modo per confrontarsi con altri ragazzi o per conoscere persone e fare amicizia”.A che età è opportuno iniziare a far sport? E per la pallavolo e le altre discipline al “San Lorenzo”?“Ci si può avvicinare al volley a partire dai 6 anni, per l’età inferiore sono consigliati sport individuali. Al nostro centro si possono scegliere anche corsi di karate e di ginnastica ritmica”. Insomma, Mercato San Severino non è certamente off-limits, se si vuole intraprendere un percorso sportivo. Lo dimostrano mister Ferrara e i suoi, tanti allenatori (per passione) che educano ad affinare la volontà. Solo con quella è possibile ambire ad alte mete, nella pallavolo come in ogni sport e nelle umane attività. Un’ultimissima “chicca”, in progress: le campionesse e (anche) tutte le altre ragazze sono dette “Smilers” o “smilerine” (dall’Inglese: sorriso), in quanto lo sponsor pubblicizza, e produce, un prodotto per igiene dentale. Destinato, particolarmente, ai ragazzi e ai giovanissimi. Si tratta di un’azienda salernitana – anche se la casa madre è francese: la Biotech dental Italia. Il responsabile di Salerno, Domenico Cocchia, ha scelto di supportare questa piccola e meravigliosa realtà – appunto la San Lorenzo. Ed è, questo 2025, il quarto anno di “simbiosi”, con le squadre di volley ospitate a San Severino. Ecco – quindi – spiegato come mai le giocatrici vengono – simpaticamente – definite “smilers”.

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un articolo della
Dott.ssa Anna Maria Noia.

