
"de rota", è questo l'epiteto con cui papa Alessandro II, il 12 ottobre del 1067, identificava il Normanno "troisium", capostipite della nobile famiglia Sanseverino. Le foto rimandano alla Bolla Ex considerazioni pastorali, con la quale papa Alessandro II confermava ad Alfano, Arcivescovo di Salerno, tutti i privilegi concessi alla Chiesa Salernitana dai suoi predecessori. Il Pontefice, inoltre, rimetteva nelle mani dell'Arcivescovo le terre e le corti per le quali egli (Alfano) protestava contro Troisio de Rota, il quale le invase e le deteneva in suo potere.Così: "Stando Noi a Salerno e rifiutandosi egli (Troisio) ostinatamente di stare alla giustizia, Noi lo scomunicammo. Egli in seguito ravvedutosi, rimise nelle nostre mani a Capua quelle terre e corti, che nell'anno precedente alla sua entrata in Rota aveva usurpato alla Chiesa Salernitana"

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un intervento del
Dott. Michele Cerrato.
Appunti di Storia Sanseverinese, 2018.

