Premiazione di Erica Sessa, Campionessa di Tiro a Volo.

articoli-sport

Erica Sessa, 19 anni – un volto dolce, lo sguardo sereno e una intensa femminilità, portata con grazia ed eleganza. Sembrerebbe una ragazza come tante, la classica “vicina della porta accanto”. Acqua e sapone, magari un filo di trucco. Eppure questa bella ragazza, originaria di Cava de’ Tirreni, pratica una disciplina sportiva che nessuno mai – al solo vederla – sarebbe capace di attribuirle: sì, perché Erica vanta un curriculum di tutto rispetto in uno sport a torto ritenuto “da uomo”. Il tiro a volo, un fucile sempre imbracciato con perseveranza. Una ragazza semplice, umile però determinata: questo il suo profilo “umano”.

La donnina di Cava, diplomata all’istituto per Geometri – senza alcun debito, tiene a precisare la madre (orgogliosa dei buoni risultati, “sportivi” e scolastici) – è stata “festeggiata” ufficialmente, ed eccezionalmente, anche al Comune di Mercato S. Severino. Lo scorso 12 ottobre, nella sala del Gonfalone. A premiare la meritevole adolescente, l’assessore allo Sport Peppe Albano; Raffaele Marino – responsabile Coni per la zona di Mercato S. Severino; Renato D’Uva – commissario tecnico del settore giovanile “Tiro a volo”; infine i genitori: la madre, Assunta Altobello – dipendente di un’impresa edile a Cava – e Vincenzo Sessa, geometra originario di Mercato S. Severino. E proprio la “vicinanza” da parte del padre alla cittadina di S. Severino, ha fatto sì che la giovane venisse “onorata” dopo un altro precedente “appuntamento di onorificenza” (se così si può affermare), stavolta nella sua metelliana Cava. Appena maggiorenne, la Sessa è già parte integrante del corpo delle Fiamme Oro (Polizia di Stato) – grazie alle numerose vittorie riportate in svariate competizioni – l’ultima di recente a Udine, campionato del mondo nella specialità a lei congeniale. Categoria juniores. Oltre che ad Udine, dove ha conquistato il gradino più alto – per un podio tutto italiano, del resto – la Nostra ha partecipato con notevoli successi e traguardi raggiunti ad altri contest e gare. In rappresentanza della nazione italiana e del Sud. Una quarantina gli atleti e le relative compagini degli Stati presenti ad Udine. Nel ricco carnet di Erica – che porta il nome del nonno materno Enrico, cacciatore e anche lui tiratore od appassionato di armi, che si allenava a “Pineta La serra” (Cava de’ Tirreni) – ritroviamo: il primo posto quale campionessa italiana Fitav categoria “Giovani Lady” nel 2015; il secondo posto nella gara internazionale (Finlandia) “Orimattilan”, 2016; il primo posto al ventottesimo criterium Coppa Italia a Lonato del Garda 2017; il terzo posto al Premio di Gioia del Colle (Bari) nel 2017; il secondo posto individuale e a squadra sempre in Finlandia (2017) e altri incoraggianti risultati. Erica si allena molto, a Roma e al centro sportivo “La torretta” di Pagani. Si reca anche in palestra, tre volte alla settimana per un’ora e mezza. Ma tutto ciò non le vieta di uscire con le amiche di sempre. Ha una sorella, Filomena – di un anno più grande – anche lei appassionata di “sparatoria” (se si può dire), ma non a livello agonistico. Pare che all’inizio la ragazza (Erica) non fosse troppo convinta di adire a questo sport, ma poi – fortunatamente per tutti – il tiro a volo le è piaciuto e con costanza ha “macinato” successi su successi. Nel corso dell’incontro coi cronisti di giovedì 12 ottobre, ha preso la parola dapprima l’assessore Albano. “Abbiamo voluto questo appuntamento per ribadire l’importanza che il Comune di S. Severino pone nei confronti di tutti gli sport, non solo del calcio – ha esordito – e omaggiamo, oltre Erica Sessa, anche gli atleti del territorio di sport minori che portano il nome di S. Severino nel mondo”. È intervenuto, quindi, Raffaele Marino. “Personalmente – ha asserito – mi ha colpito di questa sportiva la freddezza e la concentrazione a poco più di 19 anni. Un sintomo di grande maturità. I tecnici e gli allenatori contribuiscono non poco a tali risultati”. D’Uva non ha potuto non ribadire quanto affermato precedentemente: “Esprimo gratitudine per chi porta il nostro nome a livello internazionale – ha affermato. Infine ha espresso la sua anche la diretta interessata. “Ringrazio i presenti – ha detto Erica – e voglio far capire che la vittoria non è casuale, mi sono impegnata tanto. Questi obiettivi non li vedo come un punto di arrivo ma quale partenza verso altro. Voglio fare di più”. È stato anche proiettato un video con la premiazione della ragazza nell’ultima competizione mondiale. Infine la stessa ha ricevuto delle targhe e un bouquet floreale. Intervistata, ha ammesso di attuare sacrifici e ha riferito che è stato difficile conciliare lo studio con lo sport. Però ce l’ha fatta, dando un esempio positivo ai giovani che si impegnano seriamente. E – perché no? – anche a molti adulti.

09062017 AnnaMariaNoia

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un articolo della 
Dott.ssa  Anna Maria Noia.

 

 

12102017 tiroavolo