Pandola - Chiesa di S. Anna

francobolloChiesa di S. Anna - 1563(?)

Della cappella di S. Maria della Libera si ha notizia per la prima volta da un inventario del 1563 relativo ai beni posseduti. All’epoca doveva assolvere alla funzione di ospedale e di monte dei pegni (alla stregua di S. Giacomo di Cervito) poiché nell’inventario in questione sono riportate voci per elemosine di pane, per “tante cose di spieziaria”, per visite ai confratelli infermi, per “impronto” ad un povero confratello.
Nell’anno successivo mantiene un ospedale con due letti per i pellegrini.
Nella visita pastorale del 1564 si menziona “una cappella di confraternita di S. Maria della Libera.
Nel 1577 viene eretto l’ospedale annesso alla congrega.
Nella visita pastorale del 1760 la confraternita è governata da mastri laicali ed è soggetta alla curia arcivescovile di Salerno. Tra i governatori di spicco si ricorda il patrizio D. Giovan Battista Correale (1728), famiglia feudataria di Pandola.
La struttura architettonica di S. Maria della Libera ricorda la chiesa del Gesù a Roma. La facciata è caratterizzata da quattro lesene interrotte dal timpano superiore. Al di sotto del timpano è situato un finestrone a forma di ellisse, mentre le  estremità presentano due eleganti volute che scendono fino al piano del primo cornicione.
Le sue dimensioni (navata compreso l’abside) sono di m 16x7,5, le sei nicchie laterali misurano ciascuna m 4,5x1,3, il salone della Congrega  (nuova chiesetta votiva dedicata a S. Anna) m 15,5x6,6. Il campanile è staccato dalla chiesa.
Particolarmente venerata è un’immagine che richiama la famosa S. Anna settecentesca di scuola napoletana. S. Maria della Libera oggi è nota col titolo di S. Anna. Pesantemente danneggiata durante il sisma del 1980, recentemente è stata restituita all’antica bellezza.

Bibliografia: Chiese, Palazzi e Giardini - Itinerari ambientali e culturali a Mercato S.Severino - G. Rescigno - Dicembre 2004