Monticelli - La Storia

storiaMonticelli è una frazione agricola. Si divide in Monticelli inferiore e superiore; qui le famiglie vivono insieme da secoli, e le case e i terreni si ereditano di padre in figlio. Nel sei-settecento Monticelli superiore è rinomata per la produzione della lana. Sempre a Monticelli superiore si trova un’ importante costruzione che risale al XVI sec. sulla cui pietra centrale dell’arco di ingresso c’è lo stemma della casata Murino. In questa casa si può ancora ammirare un’ antica macchina usata come torchio per pigiare l’uva.

Nella zona denominata Rota, sito che conserva nella “Torre Marcello” e in altri ruderi i degni della sua antica storia, sorge Curteri. Questo villaggio di etimologia romana, era un piccolo agglomerato rurale situato poco distante dalla direttrice di traffico delle Camerelle e lungo il Rio Secco, affluente del torrente Solofrana. Abbiamo aggregato, nell’analisi, i dati relativi a Curteri con quelli di Monticelli perché entrambi i casali presentavano uguali caratteristiche socio-economiche e simile struttura abitativa. Monticelli, ubicato su rilievi non molto elevati (160 metri s.l.m.) era distinto in Monticelli superiore e inferiore.

Il Censimento del 1815 rileva nei due casali una consistenza demografica di 215 abitanti i quali vivevano in 71 case con una media di 3 persone per ogni abitazione. Questo indice di affollamento abitanti/case risultava essere, assieme a quello di Mercato, uno dei più bassi dell’intero comune, esattamente la metà di quello rilevato a Pandola. Il complesso urbano consisteva di poche abitazioni a due piani – 71 nel 1817 – delle quali 6 soltanto appartenevano ad artigiani, 45 invece a contadini e possidenti, 15 a titolari non qualificati, 2 a forestieri, 1 a Enti ecclesiastici. Le restanti 2 abitazioni, decorose, 2 a forestieri, 1 a Entri ecclesiastici. Le restanti 2 abitazioni decorose dimore censite nella seconda e terza classe, appartenevano rispettivamente alle famiglie benestanti Abbadessa e Ansalone residenti a Curteri. Tutti gli edifici erano tipologicamente    ben strutturati sui due livelli: 103 risultavano i bassi e 106 le camere soprane.

Anche Curteri e Monticelli, come gli altri casali a forte presenza contadina, erano strutturati secondo le esigenze della produzione agricola. E’ da rilevare a questo proposito, che il numero elevato (14) di orti e giardini interni al perimetro urbano di Curteri sottolinea il carattere agricolo-rurale del villaggio . La fonte catastale rivela una prevalenza di abitazioni povere sulle case medie: a Monticelli su 27 dimore, 8 erano tuguri, mentre mancavano le abitazioni signorili o “case palazziate” Non mancava una dignitosa abitazione, censita nella terza classe, appartenente ad un negoziante di Pellezzano. E’ significativo l’esiguo numero delle abitazioni di Monticelli,  che erano in tutto 27. questa dimensione minima del centro urbano, si spiega anche col fatto che parte della popolazione abitava in case rurali: dal censimento catastale si evince che 7 erano le case rurali e 6 le case di abitazioni sparse nella campagna , un numero molto maggiore di quello di altre zone agrarie. La struttura urbana dei due casali varierà di poco: nel 1881 si rileveranno solo 97 case.

Il reticolo viario si articolava in diversi rami: la strada Oscato-Monticelli collegava i due villaggi, la comunale Valle Bracciola portava a Spiano e la via Cognulo-Cretazzo a Corticelle . La vicinale  Ferrara univa Monticelli superiore ed inferiore, mentre le strade Sibilluccia e Cupa San Marco si dipartivano dalla parrocchia Santa Maria delle Grazie in Monticelli e conducevano rispettivamente alle località agrarie Sibilluccia e Fontana . Il perimetro urbano di Curteri comprendeva la Chiesa parrocchiale di San Marco e la cappella di San Rocco mentre nelle vicina Rota, sono ancora oggi visibili le mura perimetrali della parrocchia Santa Maria a Rota, certamente anteriore all’anno mille. Sempre nel centro di Curteri vi erano via della Chiesa, che si dipartiva dalla parrocchiale San Marco e la vicinale Rio Secco che varcava il torrente Solofrana.