Acquarola - Chiesa di San Michele

francobolloChiesa di San Michele - 1309

La prima notizia della chiesa è del 1309: “Ecclesia S. Archangeli de Aquarola de Sancto Severino”.
Nel 1497 è parrocchia. Con bolla del 1550 è istituita in Acquarola la confraternita di S. Maria delle Grazie.
Nel 1564 la chiesa è in fase di costruzione. Nel 1773 il curato del tempo  afferma che la chiesa madre si trova alle falde della selva “il Crestone”, in un luogo da raggiungere attraverso una strada impervia. Cosicché decide di abbatterla e costruirne una nuova dalle fondamenta. Tuttavia solo nel 1805 la nuova (attuale) chiesa viene aperta al culto. La chiesa è ubicata nella parte alta del paese. Forma un corpo unico con il campanile e la casa parrocchiale. L’accesso è consentito da un ampio scalone. La chiesa è costituita da un’unica navata con l’altare maggiore e quattro altari laterali. Un grande crocifisso è posto in fondo all’abside. L’illuminazione proviene da un ampio finestrone collocato sul prospetto principale, da finestroni laterali e da due lunette aperte nell’abside.
Nella visita pastorale del 1760 è rilevata una statua di S. Michele in pietra del Gargano, realizzata a spese del parroco dell’epoca, d. Paolo Fuscolo di S. Angelo. Inoltre aveva  due altari laterali: con l’icona del SS. Rosario, in cornu Epistolae, e del SS. Crocifisso in cornu Evangelii.

Cappella di S. Giuseppe.
Non si hanno notizie dell’epoca della sua erezione. Dalla visita pastorale del 1760 si apprende che è di patronato della famiglia Montefuscolo.
La cappella, in tufo giallo, sorge sulla via Diomede, al centro della frazione.
Il prospetto è sulla rampa Terrone ed è formato dall’unico ingresso con un’apertura sulla sommità. Sul lato destro del prospetto si eleva un elemento in muratura  con una piccola campana. Sulla via Diomede la facciata è arricchita da due finestre di piperno di forma quadrata riportanti quattro fregi (due sull’architrave e due sul davanzale).
La copertura è formata da capriate e tegole. L’interno è dotato di un altare semidiruto e rivestito di stucchi decorati. Si intravedono tracce di affreschi. Dall’esplorazione, attraverso un foro esterno, è stata rilevata un ulteriore ambiente sottostante la cappella.
Per la sua graziosità, l’opera merita di essere restaurata.

Bibliografia:
 Chiese, Palazzi e Giardini - Itinerari ambientali e culturali a Mercato S.Severino - G. Rescigno - Dicembre 2004