Mercato San Severino celebra San Rocco: Scoperte Recenti e Tradizioni

San Rocco è il patrono dell’antico Stato di Mercato San Severino: l’Universitas (il centro di potere del passato) sanseverinese si estendeva fino a Penta; Castel San Giorgio; Siano. Infatti, in queste aree urbane – limitrofe a San Severino – fervono intensi e sentiti festeggiamenti in onore del santo. Con iniziative varie, fuochi pirotecnici, eventi gastronomici. In particolare, a Siano si degustano la braciola di capra e la percoca nel vino (rosso, rigorosamente). Da notare che le cibarie tradizionali, ancestrali, delle nostre terre si legano a occasioni etnografiche dal fascino incalcolabile: ad esempio la disponibilità della carne, sembra quasi strano, si registra nel periodo estivo – per ciò che attiene a Salerno, Mercato San Severino e (appunto) Siano.




Il 18 ottobre 2011, martedì – ricorrenza di S. Luca, patrono dei medici – concludeva la propria esperienza terrena il mio amato e disconosciuto (per alcuni, pochissimi – in realtà) padre Gino. All’età di 74 anni. Settantaquattro primavere. Gino Noia: il suo nome era una garanzia, per tutti i Sanseverinesi (o non) che avessero avuto necessità di consigli e “dritte” su argomenti culturali. A 360 gradi. Anche, se non soprattutto, per laurearsi. Ma non soltanto. Il mio ricordo è dolcissimo, ma ciò non era affatto scontato. Era un uomo buono, probo, profondamente onesto. Cattolico praticante – nonostante pochi difetti.




