Articolo-fiume, ma scaturito dal cuore, su mio padre fu Gino Noia – 88 anni nel 2025

LibroEspositoPastoraleIl 18 ottobre 2011, martedì – ricorrenza di S. Luca, patrono dei medici – concludeva la propria esperienza terrena il mio amato e disconosciuto (per alcuni, pochissimi – in realtà) padre Gino. All’età di 74 anni. Settantaquattro primavere. Gino Noia: il suo nome era una garanzia, per tutti i Sanseverinesi (o non) che avessero avuto necessità di consigli e “dritte” su argomenti culturali. A 360 gradi. Anche, se non soprattutto, per laurearsi. Ma non soltanto. Il mio ricordo è dolcissimo, ma ciò non era affatto scontato. Era un uomo buono, probo, profondamente onesto. Cattolico praticante – nonostante pochi difetti.

Antonio Di Sanza “Maradona”, personaggio molto noto a San Severino e dintorni

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Il 27 marzo 2019, all’età di 78 anni, muore Maradona – al secolo: Antonio Di Sanza. Un anno prima del Maradona calciatore: Diego Armando, Pibe de Oro. L’originale. Di Sanza era, appunto, denominato “Maradona” – in quanto il campione argentino veniva annoverato tra i suoi idoli. Ed anche perché riusciva ad acquistare, con i pochi proventi che si ritrovava, le figurine dei giocatori da regalare ai bambini ed agli adolescenti della Valle Irno e dell’Agro Nocerino-Sarnese. Era un personaggio tipico, sui generis ma bonaccione – che viveva “in punta di piedi”. Senza arrecare fastidio ad alcuno.

La scomparsa di Aristide Sala, intellettuale sui generis di Piazza di Pandola e San Severino

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È deceduto, all’età di 85 anni, uno dei personaggi più iconici del Montorese (Irpinia, provincia di Avellino); molto noto anche a Mercato San Severino: Aristide Sala. Con lui se ne va un pezzo di Piazza di Pandola – frazione di Montoro – nonché della San Severino del passato. Del (bel) tempo che fu. Le esequie si sono tenute il 31 gennaio scorso, nella stessa Piazza di Pandola. Dove il Nostro risiedeva. All’esterno della chiesa, quella di S. Maria di Costantinopoli, ha accolto la salma una “rappresentanza” – se così possiamo dire – di amici e conoscenti. Tra cui alcuni esponenti della celebre mascherata – o “mascarata” – che connota Montoro e l’intera area dell’Avellinese.

S. Antonio Abate a Mercato S. Severino e dintorni. Reportage etnografico di un santo noto

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Il 17 gennaio ricorre S. Antonio abate, detto anche: S. Antuono. Da non confondersi con l’omonimo taumaturgo del 13 giugno. Il quale, anzi, ha tratto nome dall’abate di Alessandria d’Egitto. Pur essendo nato a Lisbona (in via Belen, o Betlemme – casa del pane, in Ebraico) – in Portogallo – il santo “estivo” ha l’appellativo “di Padova”. Ma si chiamava Fernando (apportatore di pace) e viaggiò fin ad arrivare nella città veneta. S. Antonio abate, invece, dall’Egitto giunge in Italia per molte leggende legate al fuoco; derivanti anche, addirittura, dalla mitologia classica (greco-latina): egli riprende il mito di Prometeo.

“La pastorale della chiesa nei confronti dei tossicomani”, il nuovo libro del docente e formatore prof. Emilio Esposito

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Ai principi del mese di luglio 2024, il teologo; docente di religione e formatore sociale Emilio Esposito ha reso disponibile su Amazon (https://amzn.eu/d/0agp3go) la sua ultima pubblicazione: “La pastorale della chiesa nei confronti dei tossicomani”. Il ricercatore ed esperto di società e comunicazione sanseverinese ha inteso scrivere questo volume per esplorare l’approccio pastorale della Chiesa, nei confronti di soggetti fragili e meritevoli di ascolto e perdono: appunto i tossicodipendenti.