La scomparsa di Aristide Sala, intellettuale sui generis di Piazza di Pandola e San Severino

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È deceduto, all’età di 85 anni, uno dei personaggi più iconici del Montorese (Irpinia, provincia di Avellino); molto noto anche a Mercato San Severino: Aristide Sala. Con lui se ne va un pezzo di Piazza di Pandola – frazione di Montoro – nonché della San Severino del passato. Del (bel) tempo che fu. Le esequie si sono tenute il 31 gennaio scorso, nella stessa Piazza di Pandola. Dove il Nostro risiedeva. All’esterno della chiesa, quella di S. Maria di Costantinopoli, ha accolto la salma una “rappresentanza” – se così possiamo dire – di amici e conoscenti. Tra cui alcuni esponenti della celebre mascherata – o “mascarata” – che connota Montoro e l’intera area dell’Avellinese.

S. Antonio Abate a Mercato S. Severino e dintorni. Reportage etnografico di un santo noto

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Il 17 gennaio ricorre S. Antonio abate, detto anche: S. Antuono. Da non confondersi con l’omonimo taumaturgo del 13 giugno. Il quale, anzi, ha tratto nome dall’abate di Alessandria d’Egitto. Pur essendo nato a Lisbona (in via Belen, o Betlemme – casa del pane, in Ebraico) – in Portogallo – il santo “estivo” ha l’appellativo “di Padova”. Ma si chiamava Fernando (apportatore di pace) e viaggiò fin ad arrivare nella città veneta. S. Antonio abate, invece, dall’Egitto giunge in Italia per molte leggende legate al fuoco; derivanti anche, addirittura, dalla mitologia classica (greco-latina): egli riprende il mito di Prometeo.

“La pastorale della chiesa nei confronti dei tossicomani”, il nuovo libro del docente e formatore prof. Emilio Esposito

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Ai principi del mese di luglio 2024, il teologo; docente di religione e formatore sociale Emilio Esposito ha reso disponibile su Amazon (https://amzn.eu/d/0agp3go) la sua ultima pubblicazione: “La pastorale della chiesa nei confronti dei tossicomani”. Il ricercatore ed esperto di società e comunicazione sanseverinese ha inteso scrivere questo volume per esplorare l’approccio pastorale della Chiesa, nei confronti di soggetti fragili e meritevoli di ascolto e perdono: appunto i tossicodipendenti.

Le “Fontanelle” di Lombardi/ S Martino e altri riti di purificazione a San Severino

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Domenica 15 settembre ritorna, nella frazione sanseverinese di Lombardi (in realtà tra le località viciniori di S. Martino e Lombardi), la consueta tradizione delle “Fontanelle”. Un rito apotropaico, di antichissime origini, recuperato da una ventina d’anni – grazie a un gruppo di volontari, tra cui Andrea Coppola. Ma non solo. Si tratta di un’occasione per celebrare il “culto” della madre terra; per festeggiare l’avvento della stagione autunnale.Molto probabilmente, è opinione di chi scrive, il termine “autunno” deriva l’etimo dalla divinità preistorica e/o protostorica (poi giunta a Greci e Romani) Atunis.

San Rocco e i festeggiamenti in suo onore a Mercato San Severino

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Come ogni inizio di settembre, ecco perpetuarsi i festeggiamenti in onore di S. Rocco – a Mercato San Severino. Il santo francese, precisamente di Montpellier, ricorre – in realtà – il 16 agosto, ma a San Severino è consuetudine celebrarlo in settembre. Anche per non “accavallarsi” con i festeggiamenti per S. Vincenzo Ferreri, che – dal 5 aprile – vengono effettuati ad agosto. Alcune statue di San Rocco sono conservate in alcune frazioni “alte” di San Severino, un’ulteriore è invece presente nella parrocchia di S. Maria delle Grazie – al centro della cittadina, al capoluogo. La cosiddetta “Parrocchiella”, così denominata per le sue dimensioni.