“La pastorale della chiesa nei confronti dei tossicomani”, il nuovo libro del docente e formatore prof. Emilio Esposito

“La pastorale della chiesa nei confronti dei tossicomani”, il nuovo libro del docente e formatore prof. Emilio Esposito

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Ai principi del mese di luglio 2024, il teologo; docente di religione e formatore sociale Emilio Esposito ha reso disponibile su Amazon (https://amzn.eu/d/0agp3go) la sua ultima pubblicazione: “La pastorale della chiesa nei confronti dei tossicomani”. Il ricercatore ed esperto di società e comunicazione sanseverinese ha inteso scrivere questo volume per esplorare l’approccio pastorale della Chiesa, nei confronti di soggetti fragili e meritevoli di ascolto e perdono: appunto i tossicodipendenti.

L’opera affronta le sfide complesse della tossicodipendenza. Offrendo altresì delle linee guida alle domande che i “tossicodipendenti” pongono agli esponenti ecclesiastici. Alla ricerca di aiuto, attenzione, perdono di questi individui. Che hanno sbagliato, lo ammettono, ma che si sentono – forse – “esclusi” dalla chiesa come comunità. Come madre e non giudicatrice. È senz’altro un tema delicato, che merita di essere affrontato – come questo libro si propone di fare – e approfondito. Anche, magari, con ulteriori saggi sull’argomento. Il primo capitolo s’incentra sulla tossicomania, nonché su un’esaustiva panoramica della dipendenza da sostanze psicotrope. L’autore analizza le più disparate tipologie di droga; le dinamiche della dipendenza e le molteplici cause che, poi, conducono all’abuso di sostanze che inducono a vagheggiare paradisi artificiali. Il secondo capitolo – invece – esamina il concetto di libertà e di responsabilità, in relazione alla dignità della persona umana. Unica e inimitabile. Si discute la felicità, si offre un’occasione di studio di tale principio applicato al contesto della tossicodipendenza. Nel terzo capitolo, si parla di educazione e prevenzione. Sancendone l’importanza quali strumenti fondamentali nella lotta all’assunzione di droghe – “naturali” o sintetiche. Per abbienti e meno abbienti. La tesi di Esposito verte sul ruolo decisivo dell’educazione nel rispondere alle necessità e ai bisogni di chi ricorre alla droga, per negare l’infelicità quotidiana. Ecco, poi, il capitolo numero quattro: qui si attuano, a cura dell’autore, delle proposte di “atteggiamenti pastorali” che ad Emilio Esposito paiono essere corretti ed efficaci. Si parla di “strategie pastorali” per assistere, spiritualmente e materialmente, i soggetti vittima di droga. Si delineano – al contempo – approcci pastorali ed ecclesiastici differenti per supportare, in maniera ottimale, i tossicodipendenti. Che meritano compassione – nel senso etimologico e letterale del termine – e ascolto paziente. Trattando queste povere creature, queste anime, da figli – seppur “prodighi” – che vanno in cerca del padre affettuoso del Vangelo. “In questo libro – esprime Esposito, una vita accanto alle persone (soprattutto giovani) in difficoltà – anche grazie alle mie conoscenze di tematiche complesse come la teologia e la spiritualità, voglio proporre alle gerarchie della chiesa analisi teoriche; riflessioni morali; esempi pratici per sostenere le persone tossicodipendenti”. Esposito si è occupato a lungo di individui “a rischio”. Mediante tanti progetti, ad esempio quello denominato “Arcobaleno” – dal 1994 in avanti, per qualche anno – in collaborazione con Carmine Grassino e altri esponenti del Centro di Servizi Culturali di Mercato San Severino. Un lungo curriculum – il suo. Oltre ad aver dato alle stampe altri saggi di argomentazioni sociali e olistiche, alcuni inerenti alle discipline orientali e alla spiritualità new age, egli ha cooperato ad iniziative sociali e di prevenzione. È (stato) anche responsabile dell’Osservatorio sul Disagio di Mercato San Severino – la realtà in cui vive e agisce. Inseparabile – inoltre – dagli amici Ugo De Santis, Lello Grimaldi (ecologista) e Peppe Esposito (costui scomparso da alcuni anni), ha sempre mostrato disponibilità e affabilità con tutti. Cercando di risollevare il morale e le sorti di chi lo ha avvicinato. Attualmente è docente di religione e – come detto sopra – teologo. Esperto nel settore delle professioni sociali e formative. Iscritto al registro dei formatori “Aif”, è anche membro della Società italiana di Psicologia della Religione. Ha lavorato molto nel terzo settore. La sua vasta esperienza include il ruolo di counselor sistemico-relazionale e quello, pure, di giornalista pubblicista. È inoltre specialista in Logoterapia e Bioenergetica. Per dieci anni, egli ha prestato servizio in una comunità terapeutica, occupandosi di adulti e anche minori; fungendo, per essi, da mentore. Perfino in ambito penale, non solamente in quello socioeducativo. Nel decennio di attività nella comunità, ha acquisito la conoscenza teorica e pratica delle dinamiche di supporto e riabilitazione – collaborando con il centro “Logos” di Salerno. Dove si è “prodotto” in gruppi di auto-aiuto (mutuo) per alcolizzati. In questo campo, Esposito ha sviluppato il metodo “Hudolin”. Nella biografia, presente in tale pubblicazione, emerge come l’autore abbia preso parte persino a numerosi progetti di respiro internazionale. Specializzato – ancora – in tutoring for job, essendo pure formatore, ha una forte curiosità nell’apprendere le pratiche olistiche e bionaturali. Da maestro di Shiatsu e naturopatia, ed anche mental coach. Tra la vastità del suo “repertorio” – aperto a tutto lo scibile umano – ecco pure le competenze di training autogeno e in tecniche di visualizzazione. È docente nazionale e formatore in discipline, appunto, olistiche (e bionaturali) – per il Csen: Centro sportivo educativo nazionale. Perché lo sviluppo personale, quello con tanto benessere e adeguata consapevolezza di sé stessi, può portare a grandi obiettivi e maggiori risultati. È questo ciò che anima e caratterizza tale studioso, il quale mette al servizio della collettività – specialmente di Mercato San Severino e dintorni – tutto il proprio know-how e l’immensa dedizione al miglioramento delle vite altrui. Condita da riservatezza e umiltà. Oltre che da competenze eclettiche. Con Armando Potenza, il Nostro ha scritto anche “La meditazione. Antica scienza della mente per lo stress del mondo moderno”. Come si vede, un Uomo a tutto tondo, con un mare variegato di conoscenze e competenze – dentro di lui – per far esprimere il meglio dell’uomo (quello comune). Con acutezza, Esposito si insinua – col suo nuovo bestseller, disponibile a breve su vari canali – nel delicato discorso della Chiesa “madre” che perdona i “figli” che hanno errato, nella propria esistenza. Certo, sta ai religiosi lo stigmatizzare l’abuso di stupefacenti – soprattutto, dichiara Esposito, i circa duecento nuovi tipi di sostanze psicotrope; rinvenuti spesso a prezzo stracciato o su Internet o, comunque, facilmente reperibili – ma l’insegnamento di Cristo è rinnovare la persona. Perdonandone gli eccessi e la sregolatezza. Il libro, alla fine, è anche un monito ai boomer versus i millennial. I membri più anziani della (nostra) odierna società sono chiamati a vigilare, affinché nessun ragazzo cerchi rifugio per una felicità surrogata. In mondi “da sballo” ed irreali – o virtuali. Quando nella stessa società umana non c’è posto per ascoltarli e per regalar loro valori eterni e mai superficiali o banali.

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un articolo della 
Dott.ssa  Anna Maria Noia.