Maurizio Apicella ad “Artisti al Vanvitelli” dal 12 al 25 agosto

castello

“Artisti al Vanvitelli” prosegue con successo. Ad esporre le sue opere, nella consueta cornice del Comune di Mercato S. Severino, è – dal 12 al 25 agosto, orari di ufficio (9-12.30) – Maurizio Apicella. Il tema della retrospettiva, stavolta, è “Passione, emozione e cultura”. Un ideale fil rouge lega questi item. Cui il Nostro si appella per presentare, illustrare e propagare la sua visione (artistica e non solo) della quotidianità e dell’esistenza. Ricordiamo che tutte queste esposizioni godono del patrocinio della Città di S. Severino e vengono organizzate dal sodalizio “Dana. The labyrinth of the goddess” – Agropoli. Maurizio Apicella intende l’arte come “una forma di comunicazione, capace di emozionare e di far crescere”.

Nelle sue opere, afferma: “Cerco di trasmettere un messaggio, su una tematica oppure liberamente – come sono ispirato. Cerco sempre di sperimentare novità, qualcosa di inusitato: ad esempio, nella mia tela “La notte”, ho giocato in negativo su foto ottenendo un risultato che mostra la mia convinzione – un’idea – di favorire l’utilizzo del cellulare diversamente da come lo si usa abitudinariamente, riguardo i social”. “Per ciò che concerne l’artista – recente e/o del passato – che più vorrei omaggiare (non imitare) ma dal quale non mi piace (al contempo) trarre ispirazione, vedo favorevolmente il Caravaggio. Mi ha sempre attirato, in quanto ribelle e non inscritto in schemi prefissati o precostituiti. Però non voglio ispirarmi a lui – ribadisco. Semplicemente mi piace come personaggio. Apprezzo la sua tecnica”. Ma da quando dipinge, questo valido artista? Oppure: è autodidatta? Come ha conosciuto la preziosa vena artistica? È presto detto: “Ho frequentato l’istituto d’arte Menna – dichiara – indirizzo Ceramica. Si realizzavano manufatti anche su tela, però. Si insegnava lo studio delle opere. Da qui l’abbrivio, qualche anno dopo il termine degli studi, della ripresa a dipingere”. E, dunque, la necessità – tipica dell’arte, di chi fa arte – del veicolare messaggi e imprimere emozioni. “Ai nostri giorni – asserisce Apicella – è difficile vivere e comunicare l’arte, secondo me. Dal mio personale punto di vista, per arrivare all’attenzione delle nuove generazioni occorre essere sempre, e molto, al passo coi tempi. Noto con disappunto che i giovanissimi “disertano” le mostre più importanti. Ci sono assenze soprattutto di ragazzi, alle esposizioni, specialmente se tali expo riguardano personaggi emergenti, artisti non conosciuti al grande pubblico; credo che la “folla” di teen-ager vi sia nei grandi e famosi musei, ma pochissime persone si accostino a qualcosa di nuovo, di innovativo – culturalmente parlando”. Le opere di questo giovane sono permeate di colori tenui ma anche di tinte vivaci, che infondono un quid poetico alle rappresentazioni della realtà. Egli è molto concettuale, sebbene l’impronta sia nitidamente figurativista. È un pittore eclettico e interessante, che farà maggiormente parlar di sé in un futuro non lontano. Intanto, la serie di eventi espositivi si protrarrà fin quasi agli ultimi giorni dell’anno. Di questo 2019 così prolifico e positivo per i membri del sodalizio “Dana”.

09062017 AnnaMariaNoia

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un articolo della 
Dott.ssa  Anna Maria Noia.