Sant'Eustachio - Chiesa di San Felice

francobolloChiesa di San Felice - 966

La notizia più antica della chiesa di S. Eustachio risale al 966. Nel 1564, a causa dello scarso numero di “figliani”, la chiesa di S. Eustachio è unita a quella di S. Felice. Nel 1823 il parroco e gli eletti della frazione, in occasione del passaggio di Sua Altezza Reale i Principe delle Calabrie, chiedono un contributo al comune di Mercato S. Severino per il restauro della facciata della chiesa. Nel 1897 la chiesa di S. Eustachio necessita di urgenti lavori di restauro e del pavimento, che manca del tutto, inoltre la canonica minaccia rovina.
Elementi di spicco sono una riproduzione moderna su maioliche del Santo e un bassorilievo sottostante riproducente la sua armatura.
Una descrizione esaustiva della chiesa di S. Eustachio si può rilevare da un atto del 1906.
 La chiesa ha la porta verso oriente. Oltre all’altare maggiore, è dotata di quattro altari: il primo dedicato all’Addolorata, il secondo è intitolato all’Immacolata, il terzo è dedicato a S. Eustachio, il quarto è intitolato a S. Rocco. In una nicchia si conserva la statua di S. Raffaele.
Caratteristico, per la forma a pera, la parte terminale del campanile, copia conforme di quello della Congregazione di S. Maria delle Grazie di S. Felice. L’abitato si snoda lungo la via Caracciolo e in parte lungo la via S. Eustachio-S. Felice con case a corte e palazzi gentilizi. La chiesa di S. Eustachio è all’incrocio delle due strade.

Bibliografia:
 Chiese, Palazzi e Giardini - Itinerari ambientali e culturali a Mercato S.Severino - G. Rescigno - Dicembre 2004

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