Carifi - Chiesa di San Bartolomeo

francobolloChiesa di San Bartolomeo - 1309

La notizia più antica della chiesa “S. Bartholomei de Carisia” è del 1309. In quell’anno è tenuta al versamento delle decime papali.
Nella visita pastorale del 1511 è chiamata parrocchia di S. Bartolomeo dei casali “Torelli et Carifiorum subtus strata”.
Nel 1564 la chiesa subisce danni al tetto.
Nel 1613 viene fondata nella chiesa la confraternita del SS. Sacramento.
Nella “Platea Pastore, del 1712 è registrata come S. Bartolomeo di Carifi. Torello è casale a sé con cappella dedicata a S. Rocco.
Nel 1849 un incendio distrugge parte della canonica. Non si conosce l’epoca del ripristino.

Da una descrizione del 1760 si rileva che la porta è a ponente e all’ingresso vi è una scalinata di pietra intagliata. “All’interno vi sono due cappelloni fatti a volte, uno a mezzogiorno, l’altro a settentrione, entrambi stuccati. Il pavimento di riggiole dipinte, e coverchi delle sepolture di marmo”. Dietro l'altare maggiore, a volta stuccato “e adorno di varie dipinture”, sono situati dei sedili  e un guardaroba per la custodia delle suppellettili.
Ha sei altari: l’altare maggiore, di S. Bartolomeo, del SS. Sacramento, di S. Antonio da Padova, di S. Lucia, del SS. Rosario, al quale vi sta eretto  il Monte dei Morti.
Oggi la chiesa si presenta ben tenuta. Il prospetto è molto semplice: l’unica decorazione, sul portale di ingresso, è una riproduzione dipinta su intonaco di S. Bartolomeo; ai lati del Santo si aprono due finestre; più in alto a centro vi è una ulteriore apertura a forma ovale; altre luci, che illuminano la navata, provengono da finestre laterali. L’ingresso è costituito da ampi gradini sui quali è scolpita la data 1760, epoca, probabilmente, di lavori di rifacimento. La cripta ha una copertura a cupola. Sull’ingresso a sinistra è posto il fonte battesimale.

Bibliografia: Chiese, Palazzi e Giardini - Itinerari ambientali e culturali a Mercato S.Severino - G. Rescigno - Dicembre 2004