Ciò, anche, in quanto possiede tutte le bollette pagate. Solo così i presunti imbroglioni si sono defilati. Stando ad alcune testimonianze di persone insospettite, il quartetto sarebbe ancora in giro per le vie del borgo montano, isola linguistica ed area dove si parla l’antico dialetto sanseverinese. Una delle frazioni più quiete e suggestive dell’intero hinterland – senza nulla togliere alle altre. Con vedute e panorami mozzafiato. Il venerdì prima della domenica delle palme, questo posto – abitato da costruttori di ceste (o sporte, “sportelle” – donde l’appellativo di “sportellari”) e di scale (opera di abili “scalari”) – è denso del profumo “poetico” delle fatidiche e classiche polpette di baccalà. Cucinate a mano con amore dalle sapienti cuoche di Spiano – che si tramandano la ricetta di generazione in generazione. Come tale frazione “alta”, montana, sia divenuta “patria” di queste polpette non è un mistero: da decenni – infatti – gli abitanti della frazione intessono rapporti con gli Amalfitani e gli abitanti della “divina” costiera (valico di Chiunzi?). Da cui, inoltre, hanno tratto cognomi o soprannomi: è il caso di Acconcia, tra i cognomi più conosciuti. Deriverebbe da Acconciagioco (costiera amalfitana), che – insieme al “Mastuggiorgio” – deteneva il potere di indire le fiere e i mercati (maestri di bando o di “banno”) a S. Severino. Altre famiglie sono gli Iannone e i Vassallo. 
Ma torniamo a noi… Al caso della truffa...Alcuni hanno notato fino a dieci giovani sospetti. Sul web fioccano, ancora adesso, le raccomandazioni a non aprire a nessuno; per le bollette, occorre chiamare il numero verde Enel e contattare al telefono i responsabili dei pagamenti. Non è l’unico caso di truffe, purtroppo (né forse sarà l’ultimo). Negli scorsi mesi un’altra donna, di età matura, ha subito “l’umiliazione” dell’imbroglio: stavolta gli ignoti le hanno “consigliato” di sborsare ben 2mila euro per la consegna di un computer destinato a un nipote. È accaduto nello scorso agosto, la donna – professionista in pensione – risiede al capoluogo. Negli anni, molti sono stati i casi simili. Il territorio non è sicuro, almeno non in questo periodo. È necessario, secondo i cittadini, dotare di un valido impianto di videosorveglianza le zone cruciali tra centro e frazioni. E magari potenziare il comprensorio di altre – sempre valide – forze dell’ordine. Non bisogna temere di ricorrere a polizia e carabinieri; si sa, a volte, gli anziani raggirati si sentono vergognosi e delusi per essere stati imbrogliati. Però più si parla e più si sparge la voce (con relative denunce), meglio è per l’intera comunità e collettività. A gennaio 2017 – il 19 – la prima “estorsione” dell’anno: coinvolti due vecchietti, nonni di una ragazza di S. Severino. Che hanno ricevuto una telefonata da un individuo di sesso maschile; egli asseriva di passare per casa, allo scopo di prelevare una somma di denaro (anche qui 2mila euro) che il figlio dei coniugi – lo zio della giovane – gli doveva. Uno dei nonnini, prima che il bellimbusto ritirasse i soldi, ha opportunamente pensato di contattare subito il figlio – sul cellulare, per accertarsi della veridicità dei fatti. È accaduto però che il truffatore, ben vestito, distinto e apparentemente di mezza età, è riuscito a deviare la chiamata sul suo telefonino. Ingannando l’anziano. Si è spacciato appunto per il figlio della coppia e confermando la versione. Ottenendo, dunque, il denaro… L’accaduto fu, a suo tempo, segnalato ai carabinieri – agli ordini del maggiore Alessandro Cisternino. Una truffa ben congegnata, astutamente pianificata. Un gruzzoletto con i sacrifici di una vita, sparito nelle tasche del turlupinatore. Ed è stata, questa, una situazione di reale pericolo – vissuta ingenuamente dalla coppia. Fattispecie simili, anche in tutto il 2016: a essere imbrogliati, persino parenti (sempre over 60) di medici e professionisti del territorio: chi per una presunta consegna di un pacco ordinato on line e chi per far uscire il figlio di prigione, in quanto alla guida senza patente. Il che, ovviamente, non corrispondeva al vero.

09062017 AnnaMariaNoia

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un articolo della 
Dott.ssa  Anna Maria Noia.

 

 


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