La storia

Il Castello Medievale di Mercato San Severino e’ uno dei castelli piu’ importanti dell’Italia meridionale.

Il castello, per lungo tempo sede della piu’ importante famiglia del Regno, i Sanseverino, che traevano la loro origine dagli Angerio normanni, fu abbandonato a causa della partecipazione dell’ultimo Sanseverino alla congiura dei Baroni contro Ferrante.

Da ricordare l’episodio che narra che nella cappella del castello S. Tommaso, recatosi a trovare la sorella Teodora, sposa di un Sanseverino, ebbe l’ultima visione prima della morte che lo colse sulla strada per la Francia, dove si dirigeva in qualita’ di ambasciatore del papa.

Ottimo esempio di architettura militare,aveva nelle sue alte e arroccate mura di cinta.
Il castello e’ composto da un primo nucleo di costruzione longobarda, da un secondo di origine normanna e da un terzo risalente al periodo svevo - angioino - aragonese.

Nel castello si è sviluppata fino al XV secolo l’organizzazione economica, militare e civile attuata dai vari signori che l’hanno posseduto: dai longobardi agli aragonesi. Esso sorge a controllo di un importante nodo viario. Dal castello si poteva impedire il passo da Nocera a Salerno, verso il mare, o alle Serre di Montoro, verso l’interno. L’assenza di opere fortificate da Mercato a Salerno testimonia appunto l’importanza strategica del castello per la difesa della capitale del Principato.

Il perimetro delle mura di cinta, conservate in gran parte in buone condizioni, configurano attualmente tutta l’estensione originaria di circa due chilometri.

Nucleo centrale e piu’ antico del castello e’ costituito dalla Piazza d’Armi, adibita a manifestazioni militari, grazie alle piccole torrette dove venivano collocate le macchine da guerra.

Poco distante dalla Piazza d’Armi si incrocia, sul lato sinistro, il portico di accesso alla cisterna, lunga circa otto metri: il portico, perfetto per la sua volta a botte, e’ situato alle spalle del palazzo, che da questo riceveva difesa attraverso quattro aperture di aereazione e illuminazione e da cui si possono ammirare le terre sottostanti, una volta adibite all'agricoltura.

Addossato alla cisterna si erge il Palazzo che probabilmente è stato la dimora del capostipite Troisio, che qui si stabilì fino al 1064 con la sede militare.

La parte esterna del palazzo conserva tre livelli costruttivi: un camminamento di ronda, merlato e molto basso, un muro con merli e una sopraelevata, risalente probabilmente al 1358 quando sul castello fu fondata la prima sede del convento di S. Antonio.

Accanto al palazzo i Sanseverino eressero nella metà del Duecento una chiesa, oggi in restaurazione, di struttura gotica e un tempo ricca di affreschi, dove S. Tommaso d’Aquino ricevette una delle sue visioni.

Sotto la chiesa vi e’ una cripta, in cui molto probabilmente vennero sepolti tutti i Sanseverino presenti nel castello fino al 1358, anno in cui Tommaso III, uno dei maggiori rappresentanti della famiglia, fece costruire il convento di S. Francesco a Mercato, ai piedi della collina. Sul lato che si affaccia sulla Valle di Curteri furono realizzate nel XII sec. due torri merlate congiunte fra loro dal muro di cinta e con poche saettiere e ferritoie, che risalgono al periodo svevo.


Testo: Prof. Giuseppe Rescigno.