francobolloChiesa S. Giovanni - 1466

Della chiesa originaria oggi resta solo il campanile, attribuito a Novello di Sanlucano, architetto di Roberto Sanseverino ed autore del palazzo omonimo a Napoli, oggi chiesa del Gesù.
Nella seconda cappella a sinistra è situato il mausoleo dei Pignatelli, datato 1412. Il sarcofago comprende due sepolture. Quella alla base accoglie le spoglie mortali della principessa Lavinia Pignatelli raffigurata sul coperchio  con il capo reclino su un cuscino e con le braccia conserte sotto il petto. Sovrapposto e della stessa fattura è il sarcofago del coniuge della Pignatelli, rappresentato con abiti militari.
Altre tombe conservano le spoglie del barone Pasquale Correale, Infansone Aragonese (1796 – 1854), del vescovo fra Giovanni Battista Sirignano, napoletano *. (del 1594), di Giacomo Villani (1551), di Maria Gesualda, madre del cav. Francesco Villani Olivares. Infine, è stato rilevato un deposito comune del 1482.
L´ex convento presenta una struttura architettonica rinascimentale. La facciata è a tre piani, alleggerita da colonne che funzionano da elementi decorativi.
Del convento, il piano terreno è formato da uno zoccolo di pietra locale sormontato da sei cornici di tufo rettangolari (due serie di tre ai lati del portale) e due ad imitazione di archi semicircolari. Al centro di ogni cornice vi è una finestra. Il portale di pietra è sormontato dallo stemma dell’antica Universitas. Sul lato sinistro, appena arretrato, un ulteriore corpo si sviluppa su di un solo piano, con terrazzo sovrastante. L’ingresso è sulla piazza. 
Al primo piano, in bell’evidenza, spiccano otto colonne a tutto tondo intervallate da finestre e balconi. Lo stile è dorico-tuscanico.
Al secondo piano si nota una serie di sette balconi limitati da ringhiere in ferro battuto. I lati estremi del colonnato sono chiusi da due corpi leggermente avanzati con due grossi finestroni con archi semicircolari.
Il complesso nella sua fase di impianto sorge fuori mura. Con l’urbanizzazione del quartiere di S. Giovanni, avviata agli inizi del 1900, si è integrato col centro urbano.L a chiesa e il convento sono arricchiti da numerose lapidi a ricordo di importanti eventi che hanno interessato il comune. Di un certo pregio lo stemma dell’Universitas all’ingresso del palazzo.

Bibliografia: Chiese, Palazzi e Giardini - Itinerari ambientali e culturali a Mercato S.Severino - G. Rescigno - Dicembre 2004

* teologo, filosofo e catechista introdusse le lettere nei monaci di Vitulano, fu sepolto dapprima nella Chiesa del Rosario in Napoli, successivamente fu portato dai nipoti a Mercato S.Severino nella Chiesa di S. Giovanni in Palco nel monumentale sepolcro sotterraneo ove tuttora trovasi, di fianco all'omonimo seminario laddove aveva trascorso gran parte della sua vita, dalla prima educazione ai voti. (info fornite dall'Avv. Giandomenico Fanelli)