Terza Cinta


Cortina muraria
E’ quella posta a quota più bassa rispetto alle altre due (metri 250 circa sul livello del mare). La cinta presenta un impianto a sperone con torre a rondella al vertice.

Il lato a sud è quello militarmente più organizzato. Esso è costituito da una cortina muraria con sette torrette quadrate con basi leggermente scarpate. Le torrette sono organizzate in tre corpi: uno sotto il piano di campagna con funzione di cisterna, un secondo a livello del terreno con tre vani strombati terminanti verso l’esterno con fori per l’alloggiamento delle armi, un terzo, superiore, sorretto da un solaio di legno e protetto dalle merlature quasi del tutto scomparse.
Recenti scavi hanno evidenziato che l’attuale piano di calpestio della zona, a ridosso delle cortina, non è quello originario, che era sottoposto di circa due metri.

Significativi ammodernamenti alla struttura vengono apportati alla fine del XIII secolo con l’introduzione di nuovi sistemi di difesa, quali cannoniere e feritoie, e di un camminamento di battuto di malta per il controllo a valle dei transiti lungo l’asse Nocera-Salerno.


Porta tompagnata


Tra la seconda e la terza torretta, a partire dalla torre a rondella, è posta una porta tompagnata con arco ogivale poggiante su due pilastri che rientrano nella scarpa. A differenza degli altri tratti, il muro presenta un camminamento e una merlatura con feritoie di tufo grigio.

La porta consentiva, da questo versante, l’accesso all’interno delle mura. Il varco, probabilmente, utilizzava una chiusura a ribalta verso l’esterno, con porta ad un solo battente. Il varco è stato chiuso in tempi recenti per realizzare, forse, un recinto per gli animali.

Torre a rondella (mastio)


La torre ha la forma di un tronco di piramide sormontato da un cono terminante con un coronamento di beccatelli in tufo grigio. Ha un diametro medio interno di m 4,6 e si articola su tre livelli: il più basso, comprendente il tronco di cono, adibito a cisterna, accessibile da una botola quadrata aperta sul pavimento; quello a livello del piano di campagna, comprendente quattro vani strombati adibiti a difesa, due dei quali provvisti di un ulteriore vano per la difesa radente delle cortine a sud e a nord. 


All’interno dei vani strombati si aprono delle nicchie laterali, anch’esse funzionali alla difesa con armi da fuoco.Originariamente la torre era priva di un settore, successivamente aggiunto, come si nota dal suo attacco alle cinte nord e sud. Tale settore è sormontato da un piano ammezzato. Nella volta di copertura sono evidenti due prese, in corrispondenza della botola di accesso alla cisterna (utilizzate forse per il convogliamento dell’acqua), e una botola per l’accesso al terzo livello, dove recentemente è emersa un torretta di guardia.   

Il lato a nord-est è chiuso da un altro muro con tratti demoliti. Questa cinta è provvista di vani di difesa simili a quelli della cinta a sud. A metà cortina sono visibili le tracce di una torre tonda del diametro di oltre quattro metri.


Testo: Prof. Giuseppe Rescigno.