francobolloChiesa di San Martino - 1309(?)

La notizia più antica della chiesa è del 1309. Nel 1427 il Capitolo di Salerno stabilisce che le prebende delle parrocchie di S. Martino di Priscoli, S. Angelo a Macerata e della SS. Annunziata di Bracigliano devono unirsi alle prebende delle Dignità Capitolari.Nella visita pastorale del 1511 è chiamata parrocchia “subtus strata”. Ha tutti gli occorrenti per l’amministrazione dei sacramenti.
Nel 1564 ha il tetto rotto e il campanile da riparare. Nel 1578 la chiesa minaccia di crollare. Viene emanato il decreto arcivescovile che autorizza la demolizione e la ricostruzione in luogo adatto. Nel 1587  viene eretta nella parrocchiale la confraternita sotto il titolo del SS. Sacramento, costituita in quell’anno insieme a quella omonima di S. Vincenzo.
Nel 1688 la chiesa subisce gravi danni dal terremoto. Nel 1760 risulta ricostruita dalle fondamenta. Nel 1805 è resa di nuovo inagibile dal terremoto. Nel 1811 le funzioni vengono trasferite in S. Giovanni in Palco. Nel 1962 viene ricostruito il solaio. Ulteriori danni alle strutture sono stati provocati dal sisma del 1980. E’ stata ristrutturata nel 1995. Da una descrizione del 1760 si afferma che la chiesa “sta situata in luogo di mezzo  a tre casali [Priscoli, Capo Casale e Lombardi] ai quali porta la Cura, e prima era situata con la porta all’Occidente e presentemente perché costrutta dalle fondamenta da me infrascritto parroco [d. Gerardo Villari] sta situata colla porta all’oriente così costrutta per darli la decorosa vista” La chiesa è composta di sette altari: oltre al maggiore, si annoverano quelli del SS. Rosario e della Vergine del Carmine, della Vergine Addolorata (ex di Montevergine),  della SS. Annunziata, di S. Caterina, di S. Lucia e di S. Martino. Oggi, nella chiesa, ci sono sette altari, compreso quello maggiore. L’abside, a forma di semicerchio, funge da sacrestia. L’ambiente è illuminato da finestre laterali. Al centro del soffitto vi è una tela riproducente l’ultima cena, frammento di una rappresentazione sacra più articolata originariamente collocata sul soffitto della congrega. La congrega è situata in un’altra chiesetta, che col prospetto forma un angolo retto con quello della chiesa. A destra entrando si accede in altri due ambienti. L’abside è semicircolare; è presente un altare in muratura. E’ illuminata da finestre laterali. La parte più interessante è costituita dal soffitto: dalla zona centrale, dal tavolato scoperto, si nota l’ultima cena trasferita sul soffitto della chiesa; tutt’intorno, a mo’ di cornice, sono distribuiti alcuni elementi decorativi a corredo dell’intera rappresentazione.

Bibliografia: Chiese, Palazzi e Giardini - Itinerari ambientali e culturali a Mercato S.Severino - G. Rescigno - Dicembre 2004